HERO
IL SOGNO DI SENTIRSI EROE CONTINUA
Siamo arrivati alla decima edizione. Dieci anni di sogni coltivati da 30.213 partecipanti alla maratona di mountain bike più dura al mondo di sentirsi “eroi per un giorno” come cantava David Bowie. Noi stessi organizzatori, in questi anni abbiamo compreso il vero significato di HERO, quello stampato sul volto sfinito di chi taglia il traguardo: è un dolore che trasuda dai muscoli ma che si trasforma in una insondabile e intima felicità per avercela fatta. È una dimensione di sfida per chi vive tutto l’anno seduto dietro una scrivania o avvolto nel suo lavoro quotidiano. La BMW HERO regala emozioni forti, è una sorta di ritorno alla natura e alle sensazioni primitive del corpo e della mente. In breve: fatica, sudore e adrenalina. Emozioni che poi portiamo dentro di noi, perché tutti i giorni abbiamo una salita da conquistare, una discesa da affrontare e un traguardo da tagliare.
Già, la BMW HERO è una maratona diversa da tutte le altre. Non solo per la durezza estrema che fa tremare le gambe anche ai professionisti e la rende davvero “epica”, ma anche e forse soprattutto, per il seguito che ha saputo conquistarsi negli anni. Grazie a una macchina organizzativa fortemente motivata che studia ogni dettaglio e che basa la sua forza su oltre 500 volontari delle valli dolomitiche.
Dopo dieci anni possiamo affermare che la BMW HERO è diventata un’icona mondiale delle due ruote, teatro di sfide che hanno segnato la storia del movimento mountain bike, ed oggi è pronta per nuovi obiettivi, per diffondere lo spirito HERO nella nuova “Hero Series” che vivrà il proprio spirito in altri luoghi affascinanti del pianeta, come le Dolomiti che in fondo l’hanno resa famosa.
È un invito a tutti i biker a iniziare a sognare nuovi obiettivi per continuare a vivere di emozioni: forti emozioni marchiate HERO.
Gerhard Vanzi
Founder & CEO
HERO TIMES: ALBAN, WHAT DO YOU REMEMBER FROM THE WCM TITLE IN VAL GARDENA?
ALBAN LAKATA: Perfect organisation, a wonderful natural setting, a taxing route and the great atmosphere in our team. I will always treasure these memories.
HT: WHAT IMPRESSIONS STUCK WITH YOU?
AL: I must confess I have somewhat fallen in love with Val Gardena. The Sella Massif and the leisurely Pass roads slowly grew on me. What is new is discovering the locals’ hospitality and the success I’ve come to experience time and again.
HT: ANY SPECIFIC EVENT WHICH STANDS OUT?
AL: I’ll never forget my arrival and the evening award ceremony.
HERO TIMES:CHE RICORDI HAI DOPO AVER VINTO LA TUA MEDAGLIA D’ORO AI CAMPIONATI MONDIALI DELLA HERO 2015 IN VAL GARDENA?
GUNN-RITA DAHLE FLESJÅ: il ricordo della mia vittoria sarà un’esperienza indelebile per il resto della mia carriera, poiché il tracciato era eccezionale in tutti I sensi, la natura circostante stupenda, e siamo stati così fortunati da avere amici e parenti qui con noi per celebrare una performance fenomenale ed una medaglia d’oro indimenticabile. È stato un evento speciale anche perché la vittoria rappresenta il nostro 10° titolo di Campioni del Mondo. Non vediamo l’ora di tornare l’anno prossimo.
HT:VI SONO DEI RICORDI IN PARTICOLARE CHE VORRESTI CONDIVIDERE?
GR: La natura spettacolare per escursioni e giornate dedicate alla mountain bike. Una settimana di sole escursioni con amici e famiglia sarebbe, secondo me, proprio l’ideale.
HT: QUALI SONO I TUOI PROGETTI PER LE OLIMPIADI 2016 DI RIO DE JANEIRO?
GR: Dare il meglio di me e vincere una medaglia.
STEFANO E LA HERO, QUANDO LA MONTAGNA E I SUOI VALORI FANNO PARTE DI TE.
Quando Stefano parla della sua esperienza alla HERO i suoi occhi si illuminano. Uno sguardo spensierato, lo stesso che aveva quando da piccolo raggiungeva le montagne per le vacanze. Le cime lo hanno sempre ammaliato, tanto da crescere con i valori che la montagna trasmette ben radicati in ogni suo gesto. Stefano è un HERO, e anche un po’ eroe, anche se non ama molto essere definito così.
La prima impressione è quella di un animo gentile. Conosciamo Stefano attraverso la pagina Facebook della HERO Südtirol Dolomites, all’inizio di quella che sarebbe diventata purtroppo la nostra quotidianità: “Andrà tutto bene!” un ormai noto incoraggiamento campeggiava sul disegno colorato dalla sua bambina e che Stefano ha voluto condividere con noi e con tutta la community HERO in un post.
Nel disegno della piccola Sara le montagne in primo piano, punteggiate da bandiere di tutto il mondo e con un arcobaleno iridato, particolari che fanno intuire che l’autrice sia una figlia di un HERO…
«La montagna è qualcosa che mi accompagna da sempre. Fin da quando ero piccolo i miei genitori mi ci portavano spesso, e io ho iniziato subito ad amarla. – ci racconta Stefano, appuntato dei Carabinieri in servizio a Brescia – Questa passione l’ho trasmessa anche alla mia famiglia, tanto che, come avete visto, la mia piccola Sara ama disegnare montagne con neve, boschi e torrenti».
La passione per la mountain bike accompagna Stefano nella sua quotidianità, anche se inizialmente in modo quieto, quasi celato.
«In Val Badia abbiamo un caro amico e quando andiamo a trovarlo, passando dalla Val Gardena, gli occhi si illuminano nel guardare la maestosità delle Dolomiti e della loro roccia. Davanti a tanta magnificenza ci si sente davvero piccoli e, davanti a tanta reale bellezza, ci accorgiamo quanto nella vita ci sia tanto di superfluo».
Ed è proprio qui, tra una escursione e l’altra, che Stefano comincia ad assaporare il gusto della mountain bike praticata sui sentieri, in mezzo ai boschi, tra i pascoli e il verde dell’erba: «Ormai era diventata un’abitudine: dopo una camminata, mentre la famiglia riposava, salivo in sella alla mia mountain bike e ripercorrevo il sentiero fatto prima a piedi. Se chiudo gli occhi quasi riesco a sentire il silenzio e il profumo di quegli spazi!».
Inutile dire dove ha poi scoperto la maratona di mountain bike più dura al mondo, e da lì in poi il passo poi è stato davvero breve: «Da quando ho scoperto la HERO Südtirol Dolomites la mia vita di biker è cambiata: la vedevo come una gara impossibile per un semplice amatore come me, ma la passione, la dedizione e l’amore verso questo territorio, mi hanno aiutato a superare ogni limite per diventare un HERO».
Stefano ha nel suo palmares la partecipazione a tre HERO Südtirol Dolomites su percorso da 60 chilometri ma «Ora mi sento pronto e sono iscritto finalmente a “quella lunga di 86 km”».
La situazione dell’attuale pandemia smorza l’entusiasmo, ma Stefano ci mette poco a tornare positivo e combattivo: «Purtroppo, la realtà la conosciamo, la situazione è molto difficile per tutti. La mia professione in questi mesi mi ha tenuto molto distante dalla mountain bike e, cosa ancora più dura da sopportare, dalla mia famiglia. Sono al servizio della gente e ci metto passione nel farlo, aiutare le persone mi rende felice e mi avvicina ai veri valori della montagna, quelli per cui ci si dà sempre una mano, soprattutto nell’arrampicarsi su difficili salite e versanti scoscesi. Valori che con il tempo sono andati un po’ persi, ma in cui io credo fortemente».
Stefano è una persona unica e dalla quale poter imparare molto, a iniziare dall’altruismo e dalla passione che mette in ogni suo gesto. Dice che non vuole essere chiamato eroe, dice che non lo è… però per noi è un HERO sotto ogni punto di vista, così come i suoi colleghi, i sanitari e tutte le persone impegnate a garantirci sicurezza e aiuto in questi momenti difficili.